State tranquilli tanto in Italia non succederà mai… Invece il parlamento spagnolo ha approvato un piano volto a garantire un risarcimento economico alle vittime di abusi sessuali commessi da persone legate alla Chiesa cattolica.

Ha inoltre annunciato la futura celebrazione di un atto pubblico di riconoscimento per le persone colpite e le loro famiglie. Tant’è che il ministro della Presidenza e della Giustizia, Félix Bolaños, ha affermato che il piano si basa sulle raccomandazioni contenute in un rapporto del difensore civico spagnolo dell’anno scorso. Da quel rapporto si è concluso che circa 440.000 adulti potrebbero aver subito abusi sessuali in Spagna da persone legate alla chiesa e che circa la metà di questi casi sono stati commessi dal clero.

In fatti, il ministro Bolaños ha precisato che il risarcimento sarà finanziato dalla chiesa. Ma, come previsto, la Conferenza episcopale spagnola ha respinto ogni addebito, affermando che discrimina le vittime al di fuori degli ambienti ecclesiali. Purtroppo non sono stati rilasciati dettagli su quanto o quando verrà pagata la compensazione finanziaria. Né è stata fissata una data per alcun atto pubblico di riconoscimento.

Il ministro Bolaños ha affermato che il piano mira a “saldare il debito con quelle vittime che per decenni sono state dimenticate da tutti e ora la nostra democrazia mira a ripararlo” e a renderlo una parte centrale della politica del governo.

Dopo aver praticamente ignorato la questione per anni, i vescovi spagnoli si sono scusati per gli abusi commessi dai membri della chiesa in seguito al rapporto del Difensore civico, ma hanno contestato che il numero delle vittime che coinvolgono la chiesa sia esagerato. Quel rapporto accusava la chiesa di diffusa negligenza.

Mentre il ministro Bolaños si dice fiducioso, e che il governo porti avanti il ​​piano nei prossimi quattro anni in collaborazione con la chiesa. Il progetto prevederà assistenza legale gratuita per tutte le vittime di abusi sessuali e rafforzerà il controllo della prevenzione nelle scuole.

Rimane la misera consolazione che solo una pochissimi di paesi hanno avviato inchieste parlamentari sugli abusi sessuali del clero, alcuni giornalisti e qualche associazione privata. Per il resto, come al solito, manca il coraggio. Ah dimenticavo: “tranquilli l’Italia non è tra i pochissimi paesi”.

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